Lockdown, dad e maturità /4

Questo periodo riassunto in un’immagine. Foto di Serena Taschin.

LOCKDOWN, DAD E MATURITÀ dal punto di vista degli studenti.
“Quarantena, scuola e maturità”

La quinta superiore si attende sempre con ansia, non vedi l’ora che arrivi ma allo stesso tempo un po’ la temi. L’ansia, le simulazioni, la montagna di studio e i professori che ti ricordano quotidianamente, iniziando già dal primo giorno di scuola, a settembre, che a giugno dovrai affrontare la maturità.
Io, personalmente, ho iniziato l’anno scolastico già con le paranoie, cercando di ottenere buoni voti per essere poi ammessa tranquillamente all’esame; ma di sicuro non mi aspettavo una situazione come quella che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi e che stiamo vivendo in questi giorni, anche se con un po’ più di serenità, grazie alla “fase 2”.

Il coronavirus ci ha messo faccia a faccia, parlando sempre in ambito scolastico, con la didattica a distanza che ha scombussolato alunni e professori. Noi, alunni dell’ultimo anno, ci siamo ritrovati senza sapere la struttura e lo svolgimento dell’Esame di Stato, e a spremere dalle ore di lezioni online tutte le informazioni necessarie per avere una buona preparazione.
Finalmente in questi giorni abbiamo avuto una novità dal Governo, che ha dato risposta alle numerose domande e dubbi dei maturandi di tutta Italia sull’esame di fine anno e provocandone paradossalmente ancora più. Di sicuro, noi tutti, alunni della classe 5A del Liceo Linguistico di Courmayeur, non immaginavamo di passare lontani gli uni dagli altri questi ultimi mesi di scuola. Pensavamo di affrontare le prove scritte, per le quali ci siamo preparati per 5 anni insieme, in classe, per poi arrivare al giorno della Prima Prova a discutere dell’ansia, dell’entusiasmo e delle tracce del tema. Così, fino all’ultima tappa: l’orale. Ma quest’anno non avremo niente di tutto questo, avremo una maturità diversa da quella dei compagni che ci hanno preceduti, una maturità per alcuni “più semplice”, anche se abbiamo ancora tanti dubbi a riguardo.

È strano realizzare quanto sta succedendo. Personalmente mi sento come privata di tutte quelle emozioni, di quelle esperienze che gli altri prima di me e hanno fatto e avuto. In più ho il timore futuro non ci venga riconosciuto tutto lo sforzo di questi anni passati a scuola e ci ricordino semplicemente come “l’anno della maturità facilitata” insieme al “non si sono meritati quanto ottenuto”.
Per ora mi sto preparando così: a casa, con le lezioni dalle 9 alle 12.40 e i pomeriggi tra libri, quaderni e schemi.


Serena Taschin
5A LLC

Giugno 2020